lunedì 13 luglio 2015

IL LAVORO E' ARTE - Temporary & Kusterle per l'iniziativa " CERCHIAMO PROFILI INTERESSANTI"



«Il conformismo è il peggior nemico della creatività. Chiunque sia incapace di prendersi dei rischi non può essere creativo» Oliviero Toscani.

Il nostro concetto di pubblicità può essere visto come uno spartiacque tra un modello commerciale di fotografia pubblicitaria tradizionale e quello moderno, in cui non è più l’oggetto commissionato a colpire l’attenzione dell’osservatore, ma il soggetto che riflette il pensiero dell’autore. Kusterle, infatti, realizza immagini che, al

martedì 7 luglio 2015

Gli italiani insoddisfatti dei loro stipendi: il voto alle retribuzioni è sotto il 4

MILANO - Gli italiani sono profondamente insoddisfatti del loro 'pacchetto retributivo': in una scala da 0 a 10 danno un voto pessimo, 3,9, al loro stipendio. E' quanto emerge da un'analisi di JobPricing, l'Osservatorio sulle retribuzioni sviluppato in collaborazione con Repubblica.it, che ha sondato oltre mille lavoratori del settore privato nello scorso maggio (il RAPPORTO COMPLETO). Non stupisce scoprire che dirigenti, di aziende del Nord e in particolare della grande industria e della finanza hanno un giudizio più positivo. Preoccupante, invece, la polarizzazione verso il basso dei risultati: solo il 3% degli intervistati si dichiara 'molto soddisfatto', quasi un quarto (22,9%) 'fortemente insoddisfatto'.

La risposta 'di pancia' è dunque negativa, ma l'analisi approfondita suggerisce ulteriori spunti. Innanzitutto,

venerdì 5 giugno 2015

DIRIGENTI PUBBLICI, IL PREMIO AL MERITO LO PRENDONO TUTTI: È MERITOCRAZIA?

Ma come si fa a chiamarla meritocrazia, che significa governo di chi merita davvero, perché migliore e quindi più meritevole di ricompense? Non è per sparare sulla Croce rossa, ma il sistema pubblico è il luogo dell’inesistenza di pratiche meritocratiche. Un ultimo esempio?

Lo Stato italiano spende ogni anno 800 milioni di euro (sugli 800 miliardi di spesa pubblica complessiva) per pagare i premi di risultato dei circa 50mila dirigenti pubblici. Rispetto alla spesa globale un’inezia; rispetto a uno stipendio medio di un dirigente medio

mercoledì 3 giugno 2015

Lamborghini, 80 milioni di incentivi pubblici a Audi perché produca in Italia

Il gruppo tedesco ufficializzerà mercoledì a Palazzo Chigi la decisione di assumere 500 persone a Sant'Agata Bolognese per realizzare il nuovo suv Urus. L'alternativa era avviare la produzione in Slovacchia. La settimana scorsa l'accordo con i sindacati per l'applicazione del modello di relazioni tedesco: più diritti individuali e retribuzione superiore alla media del settore



Il gruppo Audi-Volkswagen lascerà in Italia, a Sant’Agata Bolognese, la produzione del nuovo suv Lamborghini. Il piano prevede l’assunzione di 500 persone, oltre alle 1000 che già lavorano nello stabilimento emiliano.

mercoledì 27 maggio 2015

Poste, il grande imbroglio sui tempi di consegna. Spiati i controllori

Ecco un estratto dell'inchiesta pubblicata da Il Fatto Quotidiano oggi in edicola. Migliaia di e-mail scambiate tra funzionari della spa controllata dal Tesoro dimostrano la conoscenza dei destinatari segreti delle lettere campione utilizzate da una società esterna per testare la qualità del servizio. Per il quale lo Stato paga 300 milioni di euro l'anno



L’imbroglio delle Poste per fare cassa. In palio circa 300 milioni all’anno, soldi che lo Stato consegna a Poste italiane se tutto fila liscio nella consegna di lettere, ordinarie e prioritarie, raccomandate e pacchi. Chi certifica che tutto fili liscio? Esistono dei

venerdì 8 maggio 2015

La condanna degli under 30: perché i giovani italiani producono di più ma sono pagati la metà del resto d'Europa


Lavori di più, produci di più, guadagni di meno. L'handicap? Avere meno di 35 anni. È la “curva anomala” del mercato del lavoro italiano rilevata nell'analisi svolta per il Sole 24 Ore da JobPricing, l'osservatorio che analizza retribuzioni e compensi sul mercato nazionale ed europeo. L'incrocio di dati Eurostat ed Ocse mostra che i dipendenti sotto i 35 anni incassano uno stipendio di ingresso fra i più bassi d'Europa (23.586 euro lordi, 1.312 euro netti su 13 mensilità), oltretutto eroso in quasi la metà del suo valore dalle tasse (42,4%).

Il confronto con l'estero è indicativo: un professionista italiano guadagna la metà esatta di un suo collega svizzero (48.100 euro), 1,5 volte in meno di uno svedese (36.200 euro), circa 1,4 volte in meno di un belga (34.300 euro),

venerdì 27 marzo 2015

Il lato B / Work-life-balance: siamo al 13esimo posto nel mondo secondo l’Ocse

Work-life-balance: forse non siamo messi così male. Lo scopriamo leggendo il post pubblicato da blog del World economic forum che riprende un rapporto rilasciato a cadenza biennale dall’ Ocse. Il report ci colloca al 13simo posto nel mondo in una classifica di 34 Paesi che valuta,  come parametri di un buon rapporto tra tempo lavorato (retribuito e di cura)  e tempo per sé, il numero di ore passate al lavoro e quelle dedicate alla cura personale (compresi sonno e pasti) e ad hobby e interessi, ragionando sulla percentuale di occupati full time che gode di un buon equilibrio tra l’una e l’altra fetta di vita.



A guidare l’elenco dei Paesi virtuosi é la Danimarca, dove chi lavora