venerdì 6 dicembre 2013

GUIDA ALL'UTILIZZO DEI SOCIAL PER LA RICERCA DI LAVORO



Usare strategicamente i social media come Facebook, Google+,LinkedIn e Twitter permette di farsi trovare dai cacciatori di teste e di mettere in evidenza le proprie competenze. Ma i social network possono essere un’arma a doppio taglio, come ha dimostrato una recente inchiesta di CareerBuilder: due volte su tre, il profilo sui “social” spinge gli head hunter a rigettare il candidato. 

Gli errori sono facili da commettere, ma si possono evitare come spiega Forbes , che individua i sette errori più comuni.
REGOLA N°1 essere indiscreti
Per quanto ovvio il suggerimento possa sembrare, c’è ancora chi posta sulla pagina di Facebook immagini e frasi inappropriate: da fotografie del proprio tempo libero a commenti politici e razziali. Ricordarsi sempre che c’è in gioco la propria immagine, nè più nè meno di quanto avviene nelle relazioni tradizionali. 

venerdì 4 ottobre 2013

3 MILIONI DI PERSONE BLOCCATE IN UN ASCENSORE....

Non lavorano e non studiano. Sono i Neet, "Not in Education or in Employment Training". Nel nostro Paese sono due milioni, un ragazzo su quattro se si considera la fascia d'età tra i 15 e i 29 anni. Diventano uno su tre se si arriva fino ai 34. Soprattutto donne del Mezzogiorno con un basso livello di istruzione, ma anche diplomati e laureati. Tutti "condannati a consumare senza il diritto di produrre" 


Immaginiamo per un istante l'Italia come un condominio, un palazzo di cinque piani. Al secondo piano c'è un ascensore, bloccato. Dentro, più di due milioni di giovani tra i 15 ed i 29 anni che non lavorano e non studiano, e se allarghiamo la fascia di età fino a 34, se ne contano tre milioni e duecentomila. 

Nel nostro Paese rappresentano un giovane su quattro nel primo caso e addirittura uno su tre se ci riferiamo al secondo. Stiamo parlando dell'11% della forza lavoro totale.


Da un punto di vista relazionale sono attivi, si relazionano con altri magari come loro, ma produttivamente parlando sono fermi, inamovibili. Trascorrono il tempo facendo passare le giornate una dopo l'altra, come parte passiva di un sistema che li esclude.


venerdì 20 settembre 2013

INCENTIVI PER OVER 50.... E DONNE

Il governo ha stanziato nuove risorse per favorire le assunzioni di over 50 e donne. Cerchiamo allora di comprendere come, e in che misura, l’esecutiva punta a contribuire all’incremento dell’occupazione di due fasce lavorative particolarmente “deboli”.

A chi spetta l’incentivo?
... L’incentivo spetta ai datori di lavoro (sia imprese che professionisti), incluse le cooperative di lavoro, mentre non spetta per i rapporti di lavoro ripartito, domestico, intermittente e accessorio (voucher). 
Le assunzioni agevolate saranno quelle disciplinate da un contratto a tempo indeterminato o a termine, e anche in caso di part-time; l’agevolazione è inoltre prevista anche in caso di trasformazione a tempo indeterminato di un precedente rapporto a termine agevolato (la cosiddetta stabilizzazione), e per le assunzioni a scopo di somministrazione.
Ma quanto pesa l’incentivo? 
... L’incentivo consiste nella riduzione al 50% dei contributi a carico previdenziali del datore di lavoro. In proposito, il ministero ha chiarito come il bonus sia riferibile non solamente “ai contributi sociali dovuti all’Inps, bensì anche ai premi assicurativi dovuti all’Inail”: ne consegue che, in altri termini, la riduzione della metà non è relativa solamente ai contributi Inps, ma anche ai premi assicurativi dell’istituto nazionale, per i neoassunti. Per quanto invece attiene la durata dell’incentivo, questa dipende principalmente dalla forma di contratto di lavoro. 


giovedì 29 agosto 2013

Anche la ricerca di lavoro segue le stagioni ...

Nonostante le linee guida da seguire nella ricerca rimangano sempre essenzialmente le stesse, ci sono alcune differenze a seconda delle stagioni.
Quando arriva l’autunno, avviene qualche cambiamento che vale la pena di considerare.


Più concorrenza
Durante l’estate alcune persone smettono di cercare un lavoro a tempo pieno nel loro settore di appartenenza e si dedicano magari a lavori stagionali o prettamente estivi. Altre, possono scegliere l’estate come momento di pausa per varie ragioni, per esempio perché i figli finiscono la scuola, si va in vacanza o si preferisce godersi le belle giornate. Con l’arrivo dell’autunno si ricomincia a fare sul serio.

giovedì 8 agosto 2013

FOCUS: SOMMINISTRAZIONE

Questa tipologia di contratto rappresenta per il lavoratore una reale e concreta possibilità di trovare lavoro e di entrare in contatto con le aziende acquisendo nuove e diverse esperienze, ampliando il proprio bagaglio di formazione professionale. Nello stesso tempo è un valido sostegno per le aziende che hanno bisogno di flessibilità, qualità ed efficienza nella gestione delle risorse umane.
Le aziende possono ricorrere a Temporary: nei momenti di necessità di personale supplementare nei casi di assenza o sostituzione di dipendenti (per malattia, infortuni o gravidanza) o in mancanza di determinate figure professionali o nei momenti di picchi di lavoro o per non investire risorse interne per la selezione e l'amministrazione del personale.


FLEXICURITY

Con il termine flexicurity in Europa si definisce il modello del mercato del lavoro nel quale ad una notevole flessibilità si accompagna un’altrettanto estesa sicurezza per i lavoratori.
Temporary si è impegnata a sviluppare in maniera più sistematica strategie più complessive che migliorino l’adattabilità dei lavoratori e delle imprese ad un mercato sempre più flessibile.

lunedì 29 luglio 2013

LE NUOVE FRONTIERE DEL MARKETING?

FARTI SENTIRE UNICO...



Uno degli obiettivi fondamentali del marketing aziendale?? Far sentire il cliente come il consumatore più privilegiato e speciale di tutta l'azienda, invogliandolo ad acquistare un prodotto o servizio e, allo stesso tempo, cercando di ampliare questo risultato a tutto il parco clienti aziendale, per massimizzare il profitto.



Come riuscire a fare questo? Sembra difficile, ma in realtà esistono diverse strategie ben collaudate. L'ultima novità che sta riscuotendo un grande successo è la personalizzazione dei prodotti alimentari industriali.
Il primo esempio che viene in mente è l'iniziativa Coca Cola, che spoglia i prodotti del loro logo per adottare diversi nomi propri di possibili consumatori. Voi comprereste più volentieri un prodotto con il vostro nome?
L'iniziativa è stata intrapresa anche dal Magnum Pleasure Store di Milano, che permette di acquistare un gelato Magnum completamente personalizzato. Oggi invece è possibile avere i vasetti di Nutella con l'etichetta personalizzata.
Le dinamiche sono diverse, ma il fine è medesimo. Si può ottenere la propria etichetta personalizzata solo tramite fanpage Facebook di Nutella, dove si inserisce il proprio nome e indirizzo di casa per poter recapitare due etichette

mercoledì 17 luglio 2013

QUATTRO LEZIONI ESSENZIALI NEL MONDO DEL LAVORO



Un uomo va sotto la doccia subito dopo la moglie e nello stesso istante suonano al campanello di casa. La donna avvolge un asciugamano attorno al corpo, scende le scale e correndo va ad aprire la porta: è Giovanni, il vicino. Prima che lei possa dire qualcosa lui le dice: "ti do 800 Euro subito in contanti se fai cadere l'asciugamano!"
Riflette e in un attimo l'asciugamano cade per terra... Lui la guarda a fondo e le da la somma pattuita. Lei, un po' sconvolta, ma felice per la piccola fortuna guadagnata in un attimo risale in bagno. Il marito, ancora sotto la doccia le chiede chi fosse alla porta. Lei risponde: "era Giovanni". Il marito: "perfetto, ti ha restituito gli 800 euro che gli avevo prestato?"

Lezione n°1: Se lavorate in team, condividete sempre le informazioni!



Al volante della sua macchina, un attempato sacerdote sta riaccompagnando una giovane monaca al convento.
Il sacerdote non riesce a togliere lo sguardo dalle sue gambe accavallate.

lunedì 15 luglio 2013

L' A, B, C, DEI BUSINESS PLAN

Il business plan è un documento, strutturato secondo uno schema preciso e rigido, che sintetizza i contenuti e le caratteristiche del progetto imprenditoriale (business idea).
Si tratta di uno strumento utile per valutare in modo consapevole i punti di forza e le capacità del progetto imprenditoriale. Non deve però essere considerato uno strumento assoluto, ma uno strumento dinamico, pronto a rispondere ai cambiamenti che avvengono all'interno o all'esterno dell'impresa.


COME SI SCRIVE UN BUSINESS PLAN?


Il business plan tratta al suo interno temi diversi tra loro, tutti concorrenti alla definizione della propria idea imprenditoriale. Vengono affrontati numerosi aspetti, ma convenzionalmente possiamo suddividere il business plan in tre macroaree tematiche, che fanno luce rispettivamente sull’impresa, il progetto e le attività finanziarie legate.


Prima di passare al business plan vero e proprio è bene redigere l’executive summary, una sorta di introduzione che riassume in una pagina tutti gli argomenti di rilievo che verranno presentati nel progetto, in modo esaustivo ed accattivante: tendenzialmente è bene lasciare questa parte per ultima, poichè solo a lavoro fatto si hanno le idee chiare e si conoscono i dettagli.

lunedì 8 luglio 2013

RICETTA PER UN BUON MARKETING ...


Da oltre cinquant'anni gli strumenti del marketing sono entrati a far parte degli ingredienti fondamentali di moltissime aziende di successo; si tratta di una logica, di un approccio.
Sono moltissimi gli esempi che affollano i tanti libri adottati negli ancor più numerosi corsi di marketing.

Quali sono le ragioni che stanno dietro alle dinamiche che hanno portato a grandi idee di successo? Quali sono gli ingredienti di marketing per creare un marchio e come questo marchio ci permetterà di vendere di più un prodotto?







Il marketing è una disciplina che attraverso l'utilizzo di tecniche scientifiche è impiegata per comprendere i bisogni e i desideri del mercato e lanciare e promuovere correttamente il prodotto adatto sul mercato.


Le principali regole di marketing sono indirizzate dall'utilizzo delle leve fondamentali del marketing (prodotto, distribuzione, prezzo e comunicazione). La difficoltà principale nel proporre e far conoscere sul mercato le novità aziendali sono da individuare nella cattiva  applicazione di questi fondamentali di marketing.



mercoledì 3 luglio 2013

Tecniche di management dal mondo

Lezioni di umiltà in Cina



I titolari di un'azienda di cosmetici di Chongging, in Cina, hanno costretto i dipendenti a percorrere in ginocchio una delle piazze centrali della città, attorno al Monumento della Liberazione, davanti a centinaia di passanti perplessi.


Le direttive aziendali imponevano ai dipendenti di camminare a quattro zampe, senza staccare gli occhi dal pavimento; questa bizzarra e alquanto discutibile iniziativa è stata proposta dai dirigenti dell'azienda per testare le doti di resistenza, soprattutto psicologica degli sventurati dipendenti.


Alla vista di quella bizzarra processione, alcuni passanti hanno chiamato la polizia che impotente ha constatato l'accaduto.


lunedì 1 luglio 2013

RITORNO ALLA TERRA

" ... Ho interessanti prospettive per il futuro ... "



Sveglia all'alba e muscoli doloranti, veder crescere giorno dopo giorno i frutti del proprio lavoro...il mestiere del contadino ai giovani italiani piace sempre di più, anche se l'agricoltore moderno è iper tecnologico e del "vecchio" lavoro rimane ben poco.


Tra i segnali interessanti sull'interesse crescente per il settore agricolo oltre al progressivo aumento delle imprese agricole under 35 c'è anche l'esponenziale aumento di iscrizioni alle facoltà di Agraria, solo in Lombardia +71% nelle triennali e +134%  nelle magistrali. Ettore Prandini, presidente di Coldiretti Lombardia nel recente convegno sul tema promosso a Cremona con il Fai, ha detto che i giovani sono sempre più convinti che il futuro è il ritorno alla terra - Tanto che si stima che grazie alla green economy saranno disponibili 100 mila posti di lavoro nei prossimi tre anni. Come risulta da un'indagine di Coldiretti, a differenza delle generazioni precedenti, la maggioranza dei ragazzi non sogna più un posto in banca, ma vorrebbe gestire un agriturismo.

martedì 25 giugno 2013

E-commerce

acquisti senza frontiere 


Blog e forum sono le vie più utilizzate per recuperare tutte le informazioni necessarie a decidere se fare o meno un'acquisto, sia esso online o offline, qui è il passaparola a farla da padrone.
Lo scambio di opinioni riveste un ruolo fondamentale, condiziona in modo determinante le decisioni del consumatore finale, permettendo di venire a conoscenza di tutte quelle informazioni non proprio da catalogo; ecco spiegato il ruolo sempre più rilevante dei blog e dei forum, qui non si scambiano solo opinioni, ma si giocano le scelte e tendenze dei consumatori. 

Lo shopping online europeo ha superato i mercati telematici di Asia e U.S.A. raggiungendo un valore di 300 miliardi di euro; in Italia si è registrata una crescita, è aumentata la quantità di acquisti online anche se la radicata diffidenza continua a fare da freno ad un più marcato sviluppo.

L'Italia rispetto alla media europea è indietro. Varie le cause individuabili per spiegare questo ritardo, in parte ricollegabili a fattori culturali e in parte dettati da limiti tecnologici come la scarsa diffusione della banda larga su tutto il territorio del Bel Paese, limitando cosi di fatto la possibilità di fruire agevolmente di tutte le opportunità commerciali presenti in Rete.

Ai difetti strutturali vanno a sommarsi però numerosi difetti tecnologici e gestionali di molti siti web che limitano cosi l'efficacia di azioni di web marketing svolte per promuoverlo.

martedì 18 giugno 2013

FOTO E VIDEO

Fatte con lo smartphone o con una reflex...la parola d'ordine è condividere.




Le persone amano vedere e caricare foto e video, non è una novità e  non è un caso infatti l'enorme successo di social media basati sulla condivisione di stralci di vita quotidiana; ne sono un esempio Instagram e Pinterest.


Le immagini secondo diversi studi catturano molta più attenzione di un semplice contenuto testuale e soprattutto rimangono più impresse nel tempo; lo sanno bene i brand più o meno blasonate, emergenti o storici, che sempre più frequentemente dedicano vere e proprie iniziative di pubblicità che si appoggiano sempre più a questi nuovi strumenti di diffusione.
E' in atto una vera e propria rivoluzione nelle dinamiche del marketing e nel modo di fare pubblicità e promuovere un marchio o un prodotto. Sembra una cosa molto semplice e scontata, ma in realtà dietro ad oggi iniziativa ci sono scelte mirate ed è giusto prendere qualche accorgimento.

giovedì 10 gennaio 2013


Landing Page 1


Le landing page sono particolari pagine web che hanno come unico obiettivoconvincere l’utente ad eseguire l’azione di conversione per la quale sono state progettate.

Esistono molti metodi per generare del traffico verso il tuo sito: search engine optimization (SEO), direct email marketing (DEM), campagne virali, banner, collegamenti sponsorizzati, blog, social network e così via. Ma se l’utente che visita la tua landing page non esegue l’azione di conversione, è tutta fatica sprecata.

Analizzando molte campagne di web marketing (es. i collegamenti sponsorizzati di Google) ci si può rendere conto di come, nella maggior parte dei casi, venga dedicata pochissima attenzione alla progettazione delle landing page. Gli autori di queste campagne sembrano ritenere che il messaggio promozionale sia abbastanza efficace da convincere l’utente ad accettare l’offerta prima che raggiunga la landing page. In pratica pensano che sia la campagna promozionale ad effettuare il maggior lavoro di “vendita” e che le landing page esistano solamente per raccogliere gli ordini o le informazioni di contatto del visitatore (lead generation).



Landing Page 2


Ecco alcuni spunti interessanti ricavati dalle ultime statistiche:

. Le landing page di successo attirano velocemente l’attenzione dell’utente attraverso la congruenza della call to action che ha portato il visitatore sulla pagina ed il contenuto della landing page. Il 45% delle landing page falliscono su questo aspetto.
. Far arrivare l’utente sulla home page (invece che su una landing page dedicata) produce un tasso di conversione molto basso perché non vengono mantenute le promesse fatte all’utente nella call to action. Il 17% delle campagne soffrono di questo problema.
. Il look & feel della landing page deve essere coerente con lo stile del messaggio che ha portato l’utente a visitare la pagina. Il 30% delle landing page sono incoerenti e per questo rischiano di confondere l’utente (che inizia a domandarsi “Sono nel posto giusto?”).
. Chiedere troppe informazioni irrita i visitatori al punto di fargli abbandonare il processo di conversione. Il 45% delle landing page che includono una form, richiedono in media più di 10 campi da compilare.
. La presenza della barra di navigazione distrae l’utente e lo allontana dall’azione di conversione. Ciò nonostante quasi il 70% delle landing page include tale elemento.
. In media, il 50% dei visitatori di una landing page se ne va entro 8 secondi dall’arrivo.